Diciamoci la verità, non c’è un critico più spietato di noi stessi nei nostri confronti.
Come dico spesso siamo noi il nostro peggior nemico.
Ogni essere umano desidera conoscere ed esprimere se stesso pienamente, anche se non ne è cosciente.
In ognuno esiste già in potenza un essere pienamente realizzato.
Tuttavia chi più chi meno si porta appresso ferite più o meno profonde, pesi dell’anima che diventano come delle ancore che ci trattengono dal riuscire a manifestare i nostri talenti, e schemi mentali che ci inducono a comportarci in modo ripetitivo e disfunzionale, distorto, che ci spingono a ripetere gli stessi errori e rivivere come in un girone infernale le stesse situazioni, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Vorremmo riuscire a trasformarci, ma facciamo fatica, a volte ci sentiamo come Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento, e ci sentiamo sconfitti da noi stessi.
Sto parlando della storia della mia vita fino ad un certo punto, fino a quando non ho deciso seriamente di fare un tuffo dentro alle mie Ombre, guardarle in faccia e inondarle di luce.
Dico spesso che è il viaggio dell’eroe, e lo è.
Non è per niente un viaggio facile né comodo, non ci sono indicazioni, garanzie. Ognuno ha i propri mostri da guardare e da trasformare in qualcosa di innocuo con un atto di magia, come nel secondo film di Harry Potter con l’incantesimo “ridiculus”.
Ricordo i miei pianti, il panico, il disorientamento, la solitudine, le cadute, i tentativi.
Mi sembra un’altra vita rispetto a quello che vivo adesso, e mi sono chiesta mille volte se non esistesse una via più facile e meno dolorosa. Per me è andata così e ora ne capisco il senso. Quella strada mi ha donato la comprensione profonda di dinamiche interiori e di sofferenze dell’anima che ora ho la possibilità di comprendere nell’altro quando si presentano, e di questo sono grata.
Grazie a quelle esperienze di immersione che ora mi sento una professionista più completa.
Ma veniamo al punto.
E possibile che per tutti il tragitto debba essere lungo e doloroso come lo è stato per me?
Viviamo in un tempo dove tutto sta accelerando e dove processi che un tempo duravano decenni ora si svolgono in tempi decisamente più brevi.
Mi trovo spesso stupita nell’osservare nelle persone che seguo una tale rapidità che, negli ultimi tempi e ulteriormente aumentata, spinta dall’urgenza evolutiva del momento storico e nel mio lavoro anche grazie a delle particolari acque informate – Quintessenze che sostengono la trasformazione interiore.
Per me è impossibile descrivere in modo che sia davvero esaustivo il processo armonizzatore di queste acque Matrix Drops, non c’è modo migliore di conoscerle se non provarle.
Ne esistono svariate migliaia, ognuna va a lavorare su un pacchetto di informazioni specifico. Si perché non si tratta di omeopatia, fitoterapia o similari, ma di puri pacchetti di informazioni che lavorano sui piani fisico – mentale – relazionale – emotivo – psichico – anima DNA – spirituale.
Nessuna medicina o un suo sostituto.
Cosa contengono?
Acqua e informazioni dei 108 elementi della tavola periodica di Mendeleev di cui ognuno di noi è composto.
Sì perché noi esseri umani li conteniamo tutti questi elementi e attraverso le informazioni che questi contengono possiamo aiutare noi stessi nel nostro cambiamento interiore, nella nostra autoconoscenza e nel rispristino della nostra armonia.
Il metodo mediante il quale sono ottenute è unico e l’informazione che contengono è pura, potente e duratura.
Per facilitare la comprensione sul livello di cambiamento e trasformazione vorrei testimoniare una mia esperienza con uno speciale protocollo di Quintessenze che lavorano per armonizzare uno specifico pacchetto di informazioni, mi risulta più facile parlare di me per non violare in alcun modo la privacy dei miei clienti che per me è Sacra.
Inizio questo protocollo nell’agosto del 2021, desiderosa di sperimentarlo.
Dura qualche mese e lavora progressivamente su tutti i piani di cui sopra a seconda della frequenza su cui decido di intervenire – codificata da una specifica sigla che indica il corrispettivo livello su cui interviene.
Il primo mese è un tuffo nelle mie profondità, e sì che ne avevo fatto di lavoro negli ultimi vent’anni, eppure affiorano dal di dentro cose di me stessa che non credevo di avere ancora la necessità di elaborare. Il loro venire in superficie è tuttavia dolce e intenso allo stesso tempo, è come un’acqua che lava e purifica.
Le circostanze esteriori che mi trovo a sperimentare riflettono chiaramente i moti interiori, ne sono lo specchio, e si presentano attraverso situazioni di vita, incontri, chiarimenti, tagli, cambiamenti.
Inizio a sognare molto, non mi do la pena di trascrivere i sogni, loro fanno il loro lavoro comunque, mi limito a notarne la particolarità e la frequenza. Ogni notte sono catapultata in mondi paralleli che, attraverso simboli e archetipi, agiscono per trasformare progressivamente la mia percezione della realtà.
Il lavoro prosegue attraverso livelli di frequenze più elevate e diventa via via più sottile.
L’aspetto interessante è osservare la progressione del cambiamento interiore notando la diversità di risposta rispetto agli stimoli ambientali e interni. Noto infatti che il mio modo di reagire a situazioni e con le persone diventa progressivamente più centrato e si sciolgono, dopo essere riemerse, paure che ancora non ero riuscita a integrare.
Inizio a percepire intuizioni sempre più sottili, progressivamente la mia mente diventa sempre più lucida, ho a disposizione sempre più informazioni che emergono da dentro di me e diventano via via disponibili, come si stesse sbobinando una matassa.
Mi sento più creativa, mi vengono idee e percepisco chiaramente che la mia energia interiore e ciò che inizio ad attrarre è diverso, proprio un cambio di frequenza. Faccio fatica a descriverlo, credo che l’unica via sia la sperimentazione.
Il mio corpo si fa più forte, sostenuto da un vento di vitalità, mi sento bene come non mi accadeva da una vita. Riprendo infatti ad andare a camminare in montagna con regolarità, attività che non mi riusciva da diversi anni a causa di carenza di energia – ho avuto dei problemi fisici negli ultimi anni e non ero più riuscita a ricominciare.
In questo momento sono ancora in fase di completamento del protocollo che terminerà entro la fine dell’anno, ma sento che sta avvenendo un processo di autoconsapevolezza e di sostegno che sono veramente meravigliosi e di questo sono infinitamente grata.
Mi viene da mordermi le mani per non aver incontrato prima di ora tutto questo?
Con la mente si, a volte, ma dentro di me so che è avvenuto nel momento giusto. Prima avevo necessità di fare il mio viaggio in modo diverso così da poter aggiungere anche questo tassello al momento giusto.
Ora, questa è una delle possibilità, uno dei protocolli che offrono queste Quintessenze, ma come accennato ce ne sono che lavorano su un’infinità di cose e sostengono su tanti livelli il corpo, l’evoluzione personale e autoconsapevolezza.
A buon intenditor poche parole: l’unica è provarle!