Dalla notte dei tempi l’essere umano è attratto dalla necessità di comprendere se stesso e aspira alla possibilità di compiere il proprio destino.
Nel corso dei millenni si sono succedute antiche scienze occulte – nel senso di nascoste – come ad esempio l’astrologia o l’alchimia, e figure come lo sciamano e la strega, ai quali – in occidente – nella stragrande maggioranza dei casi si imputavano – erroneamente – collusioni con entità malvagie, quando in verità esse avevano il dono di connettersi con dimensioni e piani di esistenza da cui erano in grado di ricevere preziose informazioni per trasmetterle alle persone che chiedevano il loro aiuto. Inoltre erano depositari di antiche scienze, rivelate o tramandate, conoscenze, metodi di cura e supporto per l’evoluzione dello spirito umano.
Queste figure non sono scomparse e neppure le antiche scienze, ma negli ultimi 120 anni è avvenuta una importante rivoluzione, che ha per sempre cambiato sia la visione del mondo, che la possibilità di fare esperienza del mondo.
La teoria della relatività prima (E = mc2) e la comparsa della meccanica quantistica, hanno stravolto di fatto la prospettiva dell’universo newtoniano, nella sua visione a meccanismo di orologio, lasciando spazio a scenari sicuramente più bizzarri riguardanti il comportamento della materia – che si è scoperto essere energia condensata – e del concetto di tempo – che si è scoperto non esistere se non come convenzione umana.
Cosa centra tutto questo con il destino?
Centra eccome!
Grazie a queste scoperte tutto quello che prima era appannaggio di figure controverse come quelle di cui sopra, ha iniziato a trovare una sua logica, una risposta, e ha inoltre aperto delle possibilità affinché ulteriori scoperte e strumenti sempre più capaci di “navigare in quegli universi nascosti” diventasse sempre di più una possibilità concreta.
Siamo arrivati nel XXI secolo, in un momento storico difficile ma nello stesso tempo avventuroso.
Questo è un tempo di grandi stravolgimenti, dentro e fuori, tutte le logiche stanno cambiando, i ritmi di vita non sono più gli stessi, è un tempo di sfide che la maggior parte di noi non è pronto o non è sicuro di riuscire a vincere.
In tutto questo marasma ci sono parole che ci accompagnano e che martellano la nostra mente e i nostri sensi: incertezza, confusione, paura, scelte, cambiamento, libertà, salute, morte, destino.
Caspita solo a scriverle mi fanno un grande effetto e mi rendo conto che messe tutte insieme hanno un importante impatto nel mio mondo interiore.
Il punto è che la mente vuole avere il controllo, e in qualche modo ne ha avuto l’illusione fino ai giorni nostri, ma adesso è tutto cambiato e “Del doman non v’è certezza” scriveva un tempo Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico.
Questo può spaventare molto, ma da un punto di vista evolutivo rappresenta un grande bene e l’opportunità di iniziare finalmente – spinti da un probabile malessere interiore che sta emergendo – a cercare di dare risposta a quelle domande che finora lo stile di vita caotico e compulsivo ha tentato di seppellire o di evitare.
Ognuno ha trovato la sua strategia per cercare di eluderle: lavoro, sesso, alcool, divertimento, shopping… ogni modalità utile a una qualche forma di stordimento o assopimento è stata tentata, ma il cambio di stile di vita di questi ultimi due anni ha fatto affiorare istanze che chiedono ora risposte, perché bussano sempre più insistentemente alla porta.
Non si può più scappare, pena la definitiva morte interiore – e qualche volta anche fisica quale scelta dell’anima.
Ma di quali domande sto parlando?
Sono due fondamentalmente le domande che ci assillano:
CHI SONO?
COSA SONO VENUTO A FARE IN QUESTO MONDO?
Per la prima domanda tutte le antiche filosofie e tradizioni ci insegnano che la risposta non si trova nelle mente, il nostro essere non è un costrutto mentale e da quello spazio non può essere afferrato, a tal proposito diceva Osho: La domanda: “Chi sono io?” non ha risposta. La mente dirà: “Sei l’essenza della vita. Sei l’anima eterna. Sei il divino”, e così via. Tutte queste risposte vanno respinte: questo è ciò che devi dire: “Né questo né quello”.
Quando hai rifiutato tutte le possibili risposte che la mente può fornirti e che riesce a escogitare, quando la domanda rimane senza alcuna risposta, avviene un miracolo: all’improvviso scompare anche la domanda. Quando tutte le risposte sono state rifiutate, la domanda non ha più sostegni su cui reggersi; crolla, si abbatte, scompare.
Quando anche la domanda scompare, allora ne diventi consapevole. Ma quel sapere non è una risposta, è un’esperienza esistenziale.
Bene, posto il limite che alla prima domanda l’unica risposta è esperienza esistenziale, sulla seconda abbiamo qualche possibilità in più, ma andiamo per gradi…
Come anime incarnate siamo qui per ricordarci chi siamo e per fare esperienza.
Il come fare esperienza lo chiamiamo destino. J. Hillman nel suo famoso “Codice dell’anima” scrive: Prima della nascita, l’anima di ciascuno di noi sceglie un’immagine o disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia, nel venire al mondo, ci dimentichiamo tutto questo e crediamo di esserci venuti vuoti. È il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui dunque il portatore del nostro destino.
In estrema sintesi è come dire che il destino esiste, ma non per tutti. Per tante persone vi è una separazione dal proprio destino perché vivono sotto il giogo della mente e dei suoi schemi di distorsione.
Il punto è che la maggior parte di noi nell’infanzia non è sostenuto nel riconoscere e decodificare i messaggi del nostro “daimon – demone”, pertanto spesso nella vita siamo portati a fare scelte e vivere esistenze che non ci corrispondono e che ci rendono tristi, depressi, insoddisfatti, arrabbiati, delusi, frustrati, e a volte persino malati.
Non è facile trovare risposte a queste insoddisfazioni e mentre alcune volte passiamo anni e anni a porci domande cui non sappiamo dare risposta, altre volte fuggiamo dal dolore attraverso quegli “anestetici esistenziali” di cui sopra.
Io stessa ho alle spalle un lungo percorso in cui sono andata a tentoni e ho appreso attraverso mille prove ed errori.
I processi di trasformazione interiore possono essere lunghi, difficili e condurci anche in zone morte, perché diciamocelo, orientarsi è tutt’altro che facile.
Quando qualche anno fa venni contattata da una persona che mi parlò per prima di una strana macchina che ti fa una sorta di “fotografia interiore” e ti aiuta a specchiarti dentro, la mia prima reazione è stata seeeeeeeeee figurati!
La mia opinione è radicalmente cambiata un minuto dopo aver messo le mie mani sullo strumento e avendone letto il risultato.
Rimasi di sale.
Tante informazioni sul mio conto, sotto diversi punti di vista esistenziali, un condensato di me di una precisione impressionante. E io che per arrivare ad avere certe informazioni ci avevo messo anche anni, e ora ecco, tutto quasi istantaneo: nero su bianco, con tutti i disequilibri presenti e gli aspetti più urgenti su cui lavorare.
E li partirono mille domande: ma come funziona, com’è possibile tutto ciò?
Ritorniamo all’inizio dell’articolo, perché il tutto ha una spiegazione nel mondo della fisica quantistica con i suoi paradigmi, e per la quale l’informazione è accessibile in maniera istantanea, perché nelle sue regole non esiste il tempo o lo spazio, ma ogni informazione è accessibile adesso.
Ecco che Matrix Drops Computer – così si chiama lo strumento – mi ha fatta innamorare in 1 minuto e da allora è sempre di più un fedele compagno di lavoro con cui eseguo scansioni per aiutare le persone che cercano risposte su se stesse a trovarle con maggiore facilità e per accompagnarle – anche con le Quintessenze Matrix – particolari acque informate – nel loro percorso di autoconoscenza e cambiamento.
Da anni ormai sostengo che scienza e spiritualità siano destinate a integrarsi e a diventare “Scienza dello Spirito”, e questo è possibile attraverso l’apertura e la disponibilità a verificare – per ora – in modo empirico – nel senso più filosofico del termine – perché ancora non c’è una comprovata “teoria del tutto” che vada oltre il limite della filosofia, ma ancora conosciamo così poco dei mondi che in un prossimo futuro – e a breve secondo me – il nostro sguardo è destinato a cambiare per sempre.
In questo il mio spirito pionieristico e l’anima da ricercatrice mi fanno da bussola e mi hanno condotta a incontrare persone eccezionali e opportunità di portare bene alle persone e al mondo, e di questo sono infinitamente grata alla Vita.
Così il mio destino si sta compiendo.
Per quanto possa essere difficile, in salita o impegnativo, quando stai realizzando il destino che ti sei scelta senti una sorta di pace dentro di te, senti che quella difficoltà è tua, appartiene all’esperienza che la tua anima deve fare, così come la felicità e la gioia che provi. Provi un senso di pace perché ti percepisci al posto giusto, sei dove volevi essere e fai ciò che senti è giusto per te. (Valeria Milan)
Tutto sta accelerando, lo si sente chiaramente, lo si vede e nemmeno la ricerca interiore rimane indietro in questo processo. Questi nuovi strumenti e le acque informate tramite teletrasporto offrono possibilità che un tempo erano inimmaginabili – le si otteneva in altri modi, come ad esempio l’alchimia, ma era ad appannaggio di pochi. Ora invece la possibilità è data a tutti, proprio perché come dicevo all’inizio dell’articolo siamo in una fase di passaggio e cambiamento.
Lo sapremo sfruttare per evolverci e compiere la nostra missione?
Se vuoi conoscere più in dettaglio il Matrix Drops Computer e le Quintessenze clicca su questo link: https://www.valeria-milan.it/servizi/matrix-drops-quintessenze/